L'uomo di Praga
Alla vigilia della Grande guerra Alvar, l'uomo di Praga, arriva a Naularo, un paese del Nordest, e vi introduce un'invenzione che fa sognare la gente: il cinema. Tutto ciò che fa è destinato a stupire: spirito cavalleresco e anarcoide, ha l'aspetto di un gentiluomo mitteleuropeo della Belle Epoque; non si cura di leggi e consuetudini, ma segue una sua morale personalissima, basata sulla generosità e sulla condivisione. Vittima della malasorte nella prima parte della sua vita, da quando una fortuna bizzarra gli ha messo tra le mani un patrimonio sterminato, Alvar tenta di rovesciare le cose e si impegna a risanare le sventure altrui. Accanto a lui si muovono molti indimenticabili personaggi: Emilia la "traviata", Rossana, la figlia adottiva, Edoardo, il simpatico factotum meridionale, la nonna Costanza "contessa contadina"... "L'uomo di Praga" è un libro avventuroso, dall'andamento popolare, ma anche una riflessione singolare e profonda sul destino dell'uomo. Un'opera originalissima con cui Sgorlon costruisce un altro tassello della sua epopea friulana favolosa e appassionante.